D3a - Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Ambientali - Guida degli insegnamenti (Syllabus)
Botanica generale e sistematica, nozioni di ecologia, conoscenza GIS, economia ambientale
Il metodo didattico si avvale di lezioni frontali in ppt (4 CFU) e di esercitazioni di laboratorio (che coinvolgono singolarmente tutti gli studenti) e visite didattiche in ambienti naturali e istituzioni dedicate alla salvaguardia e gestione dell’ambiente interessano (2 CFU).
Conoscenza e comprensione. L’insegnamento permette agli studenti di acquisire le conoscenze teoriche e pratiche sui principi che riguardano il funzionamento e la gestione degli ambienti naturali visti come una risorsa anche economia e sociale nell’ottica dello sviluppo sostenibile.
Capacità di applicare conoscenza e comprensione. L’insegnamento si pone come principale obiettivo didattico l’integrazione delle conoscenze agronomiche già acquisite dagli studenti, nella applicazione a fini gestionali e conservativi nell’ambito di norme europee che interessano anche la gestione agricola dei fondi. E’ questa una nuova visione sia dell’agronomia in senso stretto che in una visione più ampia del valore e del significato di recuperare in chiave moderna anche l’agricoltura estensiva il cui abbandono ha determinato passività economiche e sociali molto gravi.
Gli agronomi dovranno essere in grado di approcciarsi in particolare con la Direttiva Habitat 92/43/ CEE capendo sino in fondo questa complessa normativa ed informare a loro volta coltivatori ed aziende su come operare in questo conveniente ambito.
Competenze trasversali. I collegamenti trasversali, nell’ottica in cui si realizza il programma e le visite didattiche permetteranno agli studenti di orientare le loro scelte anche su campi non ancora percepibili come sbocchi professionali per l’agronomo. La gestione dell’ambiente è senz’altro un’attività trasversale in cui gli agronomi si troveranno ad operare con figure professionali diverse in un contesto completamente integrato per poter raggiungere gli scopi desiderati. Ne sono esempi il recupero della vegetazione dopo la realizzazione di infrastrutture, il recupero di biotopi ed habitat, la salvaguardia delle praterie secondarie, le attività di utilizzo del germoplasma autoctono, l’applicazione nella gestione dei fondi del PSR per una agricoltura rispettosa del bene ambientale.
1. Introduzione: il corso inizia definendo il significato della Biodiversità che comprende livelli diversi di organizzazione biologica ed ecologica: genetico, specifico, ecosistemico e paesaggistico. Valori dei paesaggi antropici: l’uomo e l’ambiente (0,5 CFU).
2. Valore della Biodiversità: con riferimento al valore specifico della biodiversità vengono trattate le principali metodologie che portano a tale recupero attraverso interventi in situ ed ex situ. Un capitolo particolare si riferisce alle attività di monitoraggio di specie e di habitat necessarie per valutare l’efficacia delle tipologie gestionali messe in atto sugli habitat e quindi sulla loro conservazione (0,5 CFU).
3. Nozioni di Geobotanica ed Ecologia del Paesaggio: per poter comprendere in quale ambito la Direttiva habitat agisce e nello specifico per valutare lo stato di conservazione degli habitat e le misure di conservazione da attuare è necessario dare le sufficienti informazioni su queste materie. Per gli studenti che invece hanno già frequentato queste materie sarà un utile ripasso (1 CFU).
4. Direttiva Habitat: alla Direttiva 92/43/CEE e alla sua applicazione e sulle specifiche metodologie dalla stessa richieste si incentra buona parte del programma del corso. La Direttiva Habitat permette di individuare la biodiversità a diversi livelli e contemporaneamente di mette in pratica delle misure di salvaguardia. Tra queste la Valutazione di Incidenza è una delle pratiche richiamate espressamente dalla Direttiva che vengono periodicamente eseguite dai professionisti afferenti all’ordine dei Dottori Agronomi e Forestali. Un altro aspetto rilevante per valutare la qualità degli habitat nel tempo è il monitoraggio degli stessi che viene eseguito periodicamente in base ai regolamenti comunitari (2 CFU).
5. Convenzione Europea del Paesaggio: un particolare aspetto del corso riguarda l’organizzazione e la gestione del paesaggio in base alla “Convenzione Europea del Paesaggio” che presenta notevolissimi punti di contatto con la normativa europea sulla biodiversità. Tra questi vengono evidenziati i temi riguardanti le correlazioni ambientali secondo i principi delle Reti Ecologiche che vengono espressamente trattati anche in fase applicativa oltre che progettuale, di tipo pianificatorio (0,5 CFU).
6. Fasi applicative: Le fasi applicative nella gestione del territorio vengono anche puntualmente evidenziate nell’ambito di specifici progetti riguardanti il recupero ambientale in seguito al passaggio degli incendi, il recupero e il restauro di alcuni habitat con particolare riferimento a quelli montani, fluviali e costieri (0,5 CFU).
7. Habitat forestali e pascolivi: uno specifico approfondimento riguarda il recupero degli habitat forestali e pascolivi anche in funzione dei rapporti floro-faunistici (1 CFU).
Metodi di valutazione dell’apprendimento
La verifica finale si svolge tramite un colloquio orale.
Criteri di valutazione dell’apprendimento
Per superare il colloquio lo studente dovrà dimostrare di conoscere gli argomenti affrontati nell’ambito del corso.
Criteri di misurazione dell’apprendimento
Attribuzione del voto finale in trentesimi.
Criteri di attribuzione del voto finale
La prova orale sarà articolata su tre quesiti principali, ognuno dei quali sarà valutabile con un punteggio variabile fra 0 e 10 punti. La lode verrà attribuita agli studenti che, avendo conseguito la valutazione massima, abbiano dimostrato la completa padronanza della materia.
Powerpoint utilizzato per le lezioni.
Pubblicazioni scientifiche e libri in pdf
Siti dell’UE sulla gestione ambientale e sulla Direttiva Habitat.
Biondi E., 2012. Cap. XIII: pag. 507 e pag. 533-544; Cap. XIV: pag. 547-567 e pag. 602-617. In: Taffetani F. (Ed.) Herbaria. Il grande libro degli erbari italiani. Nardini Editore, Firenze.
Ricevimento studenti
Lunedì e Martedì ore 15,30-16,30
Università Politecnica delle Marche
P.zza Roma 22, 60121 Ancona
Tel (+39) 071.220.1, Fax (+39) 071.220.2324
P.I. 00382520427